venerdì 25 settembre 2009

Appunti: Il problema del contenuto, del materiale e della forma nella creazione letteraria - 3

"Effettivamente, l'estetico in un certo senso è dato nell'opera d'arte, e non è inventato dal filosofo; ma soltanto la filosofia sistematica coi suoi metodi può capirne scientificamente l'originalità, il rapporto con l'etico e il conoscitivo, il posto nel tutto della cultura umana e, infine, i limiti di applicazione. Il concetto di estetico non può essere derivato per via intuitiva o empirica dall'opera d'arte: esso allora sarà ingenuo, soggettivo e instabile; per autodefinirsi in modo sicuro e preciso esso deve definirsi relativamente alle altre sfere nell'unità della cultura umana".

"Soltanto la definizione sistematica nell'unità semantica della cultura supera la fattualità del valore culturale. L'autonomia dell'arte è fondata e garantita dalla sua partecipazione all'unità della cultura, dal fatto che in essa occupa un posto non soltanto originale, ma anche necessario e insostituibile; in caso contrario, questa autonomia sarebbe semplicemente arbitrio e, d'altro lato, si potrebbe imporre all'arte qualsiasi fine e destinazione, estranei alla sua natura nudamente fattuale: essa non potrebbe fare alcuna obiezione, poichè la nuda natura non può essere che sfruttata; un fatto e un'originalità puramente fattuale non hanno diritto di parola; per ottenerlo essi devono diventare senso; ma non si può diventare senso se non si partecipa all'unità; se non si accetta la legge dell'unità: un senso isolato è una contradictio in adiecto."

"La poetica, priva della base di un'estetica filosofica sistematica, diventa vacillante e fortuita nei suoi stessi principi. La poetica, definita sistematicamente, deve essere l'estetica della creazione artistica verbale. Questa definizione sottolinea la sua dipendenza dall'estetica generale."

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