sabato 26 settembre 2009

Appunti: Il problema del contenuto, del materiale e della forma nella creazione letteraria - 4

"A suo tempo fu proclamata la formula classica: non c'è l'arte, ci sono soltanto le arti. Questa tesi di fatto proponeva il primato del materiale nella creazione artistica, poichè il materiale è appunto ciò che divide le arti e, se è posto metodicamente in primo piano nella coscienza dello studioso di estetica, esso isola le singole arti. Ma da che cosa è determinato questo primato del materiale? Ed è esso legittimo in senso metodico?
Nella sua aspirazione a costruire il giudizio scientifico sull'arte indipendentemente dall'estetica filosofica generale, la teoria dell'arte trova nel materiale la base più stabile per una argomentazione scientifica: l'orientarsi verso il materiale crea infatti una allettante affinità con la scienza empirica positiva. In effetti lo spazio, la massa, il colore, il suono il teorico dell'arte (e l'artista) li riceve tutti dalle corrispondenti sezioni della scienza naturale matematica, e la parola la riceve dalla linguistica. Ed ecco che sul terreno della teoria dell'arte nasce la tendenza a intendere la forma artistica come forma di un dato materiale e basta, come una combinazione nell'ambito del materiale assunto nella sua determinatezza e nella sua legge scientifico-naturale e linguistica; il che darebbe ai giudizi della teoria dell'arte la possibilità di essere scientifico-positivi e in alcuni casi addirittura matematicamente dimostrabili.
Per questa via la teoria dell'arte giunge a creare una premessa di carattere estetico generale."

" Una premessa che formuliamo così: l'attività estetica è diretta verso il materiale e forma soltanto il materiale: la forma esteticamente significante è la forma del materiale, inteso in senso scientifico-naturale o linguistico; le affermazioni degli artisti che la loro creazione è assiologica, è rivolta verso il mondo, verso la realtà, ha a che fare con gli uomini, coi rapporti sociali, coi valori etici, religiosi e d'altro tipo, non sono che metafore, poichè in effetti all'artista sta di fronte solo il materiale: lo spazio fisico-matematico, la massa, il suono, l'acustica, la parola della linguistica, ed egli può assumere una posizione artistica solo in rapporto al materiale dato, determinato".

"Si può dire che l'estetica materiale - come ipotesi di lavoro - è innocua e, se si ha una coscienza metodicamente precisa dei limiti della sua applicazione, essa può diventare persino produttiva, a condizione di studiare soltanto la tecnica della creazione artistica, mentre diventa del tutto nociva e inammissibile là dove, sulla sua base, si cerca di comprendere e studiare la creazione artistica nel suo complesso, nella sua originalità e significanza estetiche."

venerdì 25 settembre 2009

Appunti: Il problema del contenuto, del materiale e della forma nella creazione letteraria - 3

"Effettivamente, l'estetico in un certo senso è dato nell'opera d'arte, e non è inventato dal filosofo; ma soltanto la filosofia sistematica coi suoi metodi può capirne scientificamente l'originalità, il rapporto con l'etico e il conoscitivo, il posto nel tutto della cultura umana e, infine, i limiti di applicazione. Il concetto di estetico non può essere derivato per via intuitiva o empirica dall'opera d'arte: esso allora sarà ingenuo, soggettivo e instabile; per autodefinirsi in modo sicuro e preciso esso deve definirsi relativamente alle altre sfere nell'unità della cultura umana".

"Soltanto la definizione sistematica nell'unità semantica della cultura supera la fattualità del valore culturale. L'autonomia dell'arte è fondata e garantita dalla sua partecipazione all'unità della cultura, dal fatto che in essa occupa un posto non soltanto originale, ma anche necessario e insostituibile; in caso contrario, questa autonomia sarebbe semplicemente arbitrio e, d'altro lato, si potrebbe imporre all'arte qualsiasi fine e destinazione, estranei alla sua natura nudamente fattuale: essa non potrebbe fare alcuna obiezione, poichè la nuda natura non può essere che sfruttata; un fatto e un'originalità puramente fattuale non hanno diritto di parola; per ottenerlo essi devono diventare senso; ma non si può diventare senso se non si partecipa all'unità; se non si accetta la legge dell'unità: un senso isolato è una contradictio in adiecto."

"La poetica, priva della base di un'estetica filosofica sistematica, diventa vacillante e fortuita nei suoi stessi principi. La poetica, definita sistematicamente, deve essere l'estetica della creazione artistica verbale. Questa definizione sottolinea la sua dipendenza dall'estetica generale."

martedì 22 settembre 2009

Appunti: Il problema del contenuto, del materiale e della forma nella creazione letteraria - 2

"E' il peccato originale della teoria dell'arte in tutti i suoi campi, peccato commesso fin dalla culla di questa disciplina: l'atteggiamento negativo verso l'estetica generale, il rifiuto di principio della sua guida. La scienza dell'arte spesso è definita mediante la sua contrapposizione a un'estetica filosofica notoriamente non scientifica. Costruire un sistema di giudizi scientifici su un'arte singola - nel caso dato, sulla letteratura - indipendentemente dai problemi riguardanti l'essenza dell'arte in generale, questa è la tendenza degli studi attuali di poetica.
Se per problema dell'essenza dell'arte si intende una metafisica dell'arte, bisogna riconoscere che la scientificità è possibile soltanto là dove la ricerca è condotta indipendentemente da simili problemi. Ma con la metefisica oggi, per fortuna, non si deve più polemizzare seriamente e l'indipendenza, alla quale pretende la poetica, acquista un senso del tutto diverso e assai triste, che si può definire come pretesa di costruire la scienza di una singola arte indipendentemente dalla conoscenza e dalla definizione sistematica dell'originalità dell'estetico nell'unità della cultura umana.
Questa pretesa, in sostanza, è irrealizabile: senza un concetto sistematico dell'estetico, sia nella sua differenza dal conoscitivo e dall'etico, sia nel suo legame con essi entro l'unità della cultura, non si può neppure individuare l'ogetto che spetta allo studio della poetica - l'opera d'arte che si realizza nella parola,- separandolo dalla massa di opere verbali d'altro tipo. "

lunedì 21 settembre 2009

Appunti: Il problema del contenuto, del materiale e della forma nella creazione letteraria

"Il pensiero semiscientifico esteticizzato, che per equivoco si chiama a volte filosofico, ha sempre avuto un debole per l'arte, sentendo il proprio legame carnale, anche se non del tutto legittimo, con essa.
Adesso la situazione sta cambiando: il riconoscimento dei diritti imprescrittibili del pensiero scientifico anche nel campo dello studio dell'arte diventa patrimonio persino di un vasto pubblico; si può quasi parlare ormai anche di un altro eccesso: la moda dello scientismo, una superficiale pseudoscienza, uno sconsiderato e presuntuoso tono di scientificità là dove il tempo della scienza autentica non è ancora maturo, poiché l'aspirazione a costruire la scienza ad ogni costo e il più presto possibile spesso abbassa estremamente il livello della problematica, impoverisce l'oggetto sottoposto a studio e sostituisce persino questo oggetto - nel nostro caso, la creazione artistica - con qualcosa di totalmente diverso."

domenica 6 settembre 2009

Alimentari, muffa e scorciatoie -4

In lontananza, come grandi labbra mollicce, le porte scorrevoli del grande magazzino-omogeneizzante attendono l'ingresso della prossima famiglia italiana. Sono milioni di puntini sbiaditi i capelli tinti-rame della madre che avanza senza ripensamenti verso la maldestra realizzazione del suo immaginario indotto. Come altrettanti puntini sono gli occhiali dalla montatura spessa che il padre democratico indossa a causa di tutti i libri non letti ma acquistati da Feltrinelli. Nel mezzo, neanche i capelli biondi e scarmigliati di una bambina riescono più a stonare con l'insegna giallastra che l'arredamentificio svedese ha scelto volutamente massiccia.

sabato 5 settembre 2009

"Un saluto ai ragazzi delle barricate che, nonostante il sudore, stringono i denti. Morte al Condizionatore!"

Pubblico qui sopra un breve comunicato del Movimento di Resistenza al Condizionatore, pervenutomi attraverso uno sgombro al cartoccio.

Per quanto riguarda le ultime notizie, fonti attendibili ritengono particolarmente incisiva la guerriglia condotta, in questi giorni, nei territori un tempo appartenuti alle antiche famiglie aristocratiche. Il sergente De Oro, uomo di fiducia del Comandante, sta conducendo le azioni con l'intrepida fermezza che da sempre lo caratterizza: ottantasette coppie di pensionati, infatti, hanno visto sequestrati i loro malefici apparecchi.
Tuttavia, il maggiore problema per il Movimento rimangono i flussi di finanziamenti occulti, gestiti dal Ministro De Longhi, che continuano ad ingrassare le casse del nemico. Occorre trovare una soluzione al problema, possibilmente non pacifica.

venerdì 4 settembre 2009

Alimentari, muffa e scorciatoie -3

Al centro di uno stanzone spoglio e coperto dal muschio, lo scheletro di una scala a chiocciola volteggia come il nastro giocoso di una ginnasta moldava. Sullo sfondo, oltre il muro scorticato, una luce biancastra sfuma i profili minuti di alcuni giovani somali che fumano e masticano, seduti tra le macerie e i rifiuti.










giovedì 3 settembre 2009

"Frutto del libero mercato senza freni, il Condizionatore ha operato e continua ad operare a danno della nostra Comunità."

Sopra al Monte detto Verde, sono riuscito ad incontrare nuovamente il Comandante. Egli ha riferito il Messaggio di cui sopra, per poi allontanarsi con decisione in sella ad uno strano aggeggio che qui tutti chiamano Esse Acca.
Per quanto riguarda la sua salute, posso dire di averlo trovato in buona forma: gobbo e barbuto come al solito! Di giorno, mi dicono, sembra passi le ore su complicati testi giuridici, mentre di notte pare si rilassi fumando delizie pakistane in compagnia delle sue truppe.

Vi terrò informati al più presto.

"Qualcosa non mi torna, o meglio: torna benissimo, ma non vorrei che tornasse. Fuori fa un caldo boia, ma in molti appartamenti no. Perchè?"

Lapidaria riflessione del Comandante del Movimento di Resistenza al Condizionatore

Dal terzo piano. Alimentari, muffa e scorciatoie- 2

Durante i primi giorni di Settembre, la metropoli-forno ancora risente di un sole sbiancante e potente che spezza il respiro e scotta la carne all'incauto che tenta di varcare il portone all'ora di pranzo. I mattoni a vista dei caseggiati riacquistano colori intensi ed oleosi solamente verso l'ora del tramonto, quando ad illuminarli soavemente non v'è più il sole inquinato delle tre e un quarto ma il buio leggero delle sette e mezza. Proprio allora le lampade giallastre delle cucine, sparse nel tenero violaceo come lucciole, rendono il condominio borghese di Roma un quadro di Hopper.







martedì 1 settembre 2009

Giochi di parole, di bassa qualità

Agli arrampicatori sociali: per avere successo, dovreste fare porno su voi stessi!