domenica 16 novembre 2008


Come un pagliaccio di rabbia che
la voluttuosa dispersione ringhia,
in questa nostra terra di nessuno,
sbronzo sbucciavo
bicchieri di liquore
sbandierando sbobba da sbandato.

Volevi il mio passato?
Eccolo.

9 commenti:

Anonimo ha detto...

Sono versi davvero eccezionali. Duri, crudi, brevi, intensi ed amari.

Grande fotografia dell'oggi e delle tue emozioni.

antonio lillo ha detto...

hai avuto un passato-sbandato, dunque... ;-) bella rima, molto dylaniana...

Navarre Raee ha detto...

Rockpoeta: sei molto gentile e sono contento che questi versi suscitino in te quello che scrivi...

Lillo: in effetti ho regolarmente periodi sbandati...

antonio lillo ha detto...

solita storia d'ogni combattente... ;-)

Anonimo ha detto...

forte del semaforo

indugiai

sulla mia impronta

di carceriere dell'anima





A. De Large

IsaccoNucleare ha detto...

ciao
complimenti per il blog e per le poesie..crude e dure quanto basta per piacermi...lillo mi aveva detto che eri uno bravo e aveva ragione
a presto
isacconucleare

Navarre Raee ha detto...

Lillo: L'inizio e la fine di ogni iniziativa dell'uomo sono sempre disordinati. John Galsworthy.
(Vale anche per i combattenti)

A.De Large: Il Coniglio Bianco inforcò gli occhiali e chiese: "Da dove incomincio, di grazia, Maestà?". " Comincia dal principio!" rispose solennemente il Re.
Lewis Carroll

Isacco: Molto onorato

Anonimo ha detto...

il principio è l'assenza di qualunque principio.
Stessa cosa per senso, linguaggio e immagine.
L'istinto è potenza.
L'arte un conato di vomito.
la bellezza una chimera e
l'amore un segreto che non conosco.

Lunga vita al surrealismo futurista!



A. De Large

Anonimo ha detto...

Grazie di avermi ispirato.
Forse sei veramente

UN COMBATTENTE.

a.D.L.