giovedì 22 ottobre 2009

#4

Non esistono i bravi ragazzi le brave persone. Con il tempo s'impara che a volte la coscienza va tenuta sporca, dicendone la sporcizia. Liberarsene è facile, ammetterla è molto difficile.

4 commenti:

la madonna del petrolio ha detto...

secondo te è così veramente importante che la coscienza sporca "venga detta"? non basta che uno l'accetti in sè, come parte di sè? non è facile pensare alle cose da soli, e spesso obbligare gli altri ad ascoltare la nostra sincertà è solo un modo per non sentirsi del tutto colpevoli. o no?

Navarre Raee ha detto...

Credo sia giusto ragionare caso per caso. Certe volte, "mostrare" la propria coscienza sporca è un atto gratuito, senza conseguenze; allora diventa autoreferenziale e liberatorio. Altre volte, "dire certe cose" costa molto coraggio e sofferenza, e "dire" diventa un atto socialmente importante, un atto non egoistico.

Anonimo ha detto...

"caro mio i bravi ragazzi esistono e anche le brave persone in culo alle coscienze sporcate dai brutti pensieri...così fai il gioco di chi mette le persone oneste sullo stesso piano dei criminali perchè "tanto facciamo tutti schifo.." non è così tu lo sai bene.
siamo scimmie, facciamo del nostro meglio...scaricare la coscienza è senza dubbio un atto liberatorio egoisticamente parlando ma che scala ogni giorno un gradino che dall'ipocrisia umana porta alla verità."

anonimo veneziano
da "epistolario ad Niccum"
ed. abscondita torino 2003 (fuori catalogo)

il corvo dalle orecchie blu (leggi pistacchio) ha detto...

qui mi puzza di governatori transgenici