giovedì 4 novembre 2010
mercoledì 20 ottobre 2010
Di sola minaccia?
battono i tasti
ti finirò! ti finirò!
E non sarà l'ultima volta,
ti terremo chiuso qui....
finché non uscirai! Ah -Ah- Ah
martedì 19 ottobre 2010
Di sola vertigine?
traffico del senso
per tre tazze di caffé senza zucchero
Una visione d'insieme
è un conato di vomito
un'intuizione benzina sull'intero alveare
lunedì 18 ottobre 2010
Di sola combustione?
martedì 12 ottobre 2010
#18
mercoledì 6 ottobre 2010
#17
venerdì 24 settembre 2010
#16
#15
lunedì 20 settembre 2010
Di solo pesce lesso?
lunedì 13 settembre 2010
Visione semi-automatica - 4
senza guanto. Ti spingo. Merce sotto banco, a Mandi. Biancaneve.
Ti allungo: Peroni grandi, crocifisso e spine. Saltimbanchi.
Mi fingo: saltimbanco, una mignotta e un santo, fuoriclasse,
Milingo, sfocato, fuori campo. Espulso, questa sera arranco.
Mi tingo, d'amaro, il più avaro di Averna.
Impongo, stato di guerra.Vigliacco.
Osservo la mia merda
a cinquanta pollici.
Visioni soffici.
Se il dramma
dice soffrici.
Sofficini poi
ti dice soffiaci.
Sono l'ennesimo
disastro dentro
a un mondo guasto.
Sono l'ennesimo
disastro dentro
a un mondo guasto.
giovedì 9 settembre 2010
martedì 31 agosto 2010
Di sola esaltazione?
#13
sabato 28 agosto 2010
#12
giovedì 19 agosto 2010
Di sola perversione?
"contro il chiaro di luna"
Ah perversione!
Io ti voglio! Ed entro d'argento!
Umano demonio - contro Natura
giovedì 29 luglio 2010
giovedì 22 luglio 2010
sabato 3 luglio 2010
domenica 23 maggio 2010
Strazzulla - 5
Il passaparola continua a fornirci dettagli sulla tragica vicenda consumatasi questa mattina in un quartiere periferico di Strazzulla. Pare che, salendo le scale al quarto piano del municipio, un uomo, con il viso coperto da passamontagna, abbia estratto all’improvviso dalla giacca un diamante, per donarlo ad un’avvenente signora che in quel momento gli si era ritrovata davanti. Per lo spavento, probabilmente un infarto, la donna è crollata a terra reggendosi al passamano.
Il sindaco si è detto sconvolto, addolorato e commosso; per questo, e non per altro, ha dichiarato lo stato di emergenza. Il suo medico di fiducia in una conferenza stampa lo ha definito incapace di reggere emotivamente la situazione; e ora, proprio in questo momento, pare che egli si stia aggirando isterico nei bar di un quartiere chiamato Tropea. I suoi occhi, come testimoniano in molti, esprimono il panico di un uomo legato al mondo dei videogiochi d’azzardo.
La rappresaglia comunque non si è fatta attendere. Membri della famiglia D’onofrio hanno malmenato i pensionati del quartiere Porticelle, in fila fuori alla posta, in attesa delle loro pensioni. Mazze chiodate sono state schiantate sopra a montature di celluloide per ottenere vendetta. E anche e soprattutto perché questa ritorsione appare sconnessa con i fatti prima riportati è bene sottolineare che in questo collegamento del tutto artificioso esiste una fiammella di verità.
A non dimostrarlo sta il fatto che, nel pomeriggio, i numerosi giornalisti che avevano tentato di esporre questo legame sono stati spediti per direttissima al macello istituzionale situato vicino Porta Cedrata. Le carrozze dei treni utilizzati per trasportarli esorbitavano; mentre alla stazione si potevano ascoltare e vedere gli strepiti e le smorfie di gran parte di quel loro affezionato pubblico che li ha denunciati, uno dopo l’altro, senza pietà.
“Eravamo stufi!” gridavano “Volevamo qualcosa di nuovo! E voi non ve ne siete accorti!”. Poveri colleghi! Non avevano compreso il pericolo derivante dai quei vortici che occasionalmente inghiottiscono nel fango schiumante i corpi più disordinanti, e che poi ne restituiscono alcuni in un secondo momento, quando riemergono in superficie quelle teste congelate cosparse di fiori di loto e incorniciate da biografie altisonanti.
La storia d’altronde non è nuova: tanto tempo fa strangolarono al mercato un vecchio chiacchierone solamente perché aveva annunciato di volerla smettere di chiacchierare. Quel giorno, in tutta la città, cominciarono ad accendersi nella notte dei piccoli fuochi, come piccole fiaccole alle finestre. Era il messaggio che la comunità non lo avrebbe perdonato. Perché dai ruoli imposti, si sfugge soltanto a caro prezzo.
sabato 22 maggio 2010
martedì 20 aprile 2010
domenica 11 aprile 2010
sabato 10 aprile 2010
Strazzulla - 4
I mangiatori di croste hanno vuotato il sacco: non è soltanto il denaro a far girare le giostre della villa borghese! Notizia, che non a caso salta fuori dopo che, nell’ultimo mese, un cospicuo numero di pavoni da ballo ha dimostrato che lo sballo ossessionante organizzato in fabbriche fatiscenti non è opera di un complotto sociologico, ma di un misterioso teschio di paglia che agisce in nome d’ignoti meccanismi tellurici. La situazione dunque si complica!
Inoltre, a seguito di questa dichiarazione che sconvolge soltanto chi solitamente non ama farsi coinvolgere, il parroco ha dato ragione a sé stesso, aggrottando le sopracciglia pelose in segno di scomunica. E soltanto dopo aver palpeggiato con odio il sedere del solito questuante, ha infilato le mani dentro a un secchio pieno di ghiaccio per rinfrancare lo spirito.
“Le continue discussioni che alimentano la speranza sono buone soltanto per i servi!” ha urlato dal solaio il pescatore amante del verso, chiarendo che domani porterà in tribunale molte reti da pesca per intrappolare chi non tenta di sgusciare via dalle catene arrugginite del gorilla disciplinante. E anche se in pochi credono che lo farà, sono in tanti a dire che non lo farà.
“ Noi, pur rimanendo a sedere, non staremo a vedere, e al massimo vedremo che fare, perché siamo il governo del fare, e soprattutto del dire di fare!”, ha commentato nel pomeriggio, tra gli applausi scroscianti, il capo entusiasmato, prima d’intristirsi la sera davanti allo specchio. Cosa che fonti dirette confermano come pratica per lui sporadica e morbosamente enigmatica.
Nel locale biologico, intanto, il solito ubriacone vede più lungo del dottore. Pare infatti che, barcollando addosso a uno studente lavoratore , egli abbia detto al cameriere biologico di non rompergli il cazzo sul concetto di stravizio, e dopo essersi fatto passare lo Stravecchio, pare abbia iniziato a pisciarsi addosso citando frasi del Guicciardini .
E se un giorno rimanessero soltanto gli stupidi a stupirsi? E le sostanze stupefacenti non facessero più effetto? Questi, tra gli altri, sono i grandi temi affrontati dai nani onnivori della terra più disordinata fra le terre ordinate, che non dimenticano, nonostante i cambiamenti apparentemente positivi, il loro passato fatto di carta igienica.
martedì 6 aprile 2010
Visione semi-automatica - 3
Vado in contro senso: non dico ciò che penso; quando sono sbronzo,
sono falso e mento. Non sento. Mi vanto. Mi stanco: delle puttanate.
Amo le pagliacciate. Quando esagerate, esagero. Mi agito.
Prendo e parto. Il mio parto è lo scarto, una bocca da infarto.
Ora, senza più illusioni, non faccio confessioni, ma solo confezioni.
Confeziono inganni.
Non risarcisco i danni.
Non metto a posto i panni.
I miei giorni sono affanni.
I miei traumi sono Unni.
O mento?.......... Svelto!
I due piani dell'impianto,
intrecciati per l'incanto!
Quale smalto è smalto?
Quale indulto è indulto?
E' nel palazzo l'unto!
giovedì 1 aprile 2010
#11
mercoledì 31 marzo 2010
Strazzulla - 3
Ma non è ancora giunto il tempo adatto affinché lo scandalo possa venire pubblicato. Le redazioni fremono, i giudici continuano a passare informazioni ai portieri. Ma il succo della faccenda rimane strettamente legato ai calzini del primo presidente del tribunale di colla, che oltre a vivere angosciato notti insonni vegliate al lume del rancore, negli ultimi mesi, pare sia stato ripetutamente violentato dalle tenerezze di un enorme coniglio rosa.
I calzini di filo di scozia del presidente nascondono certamente l’enigma : e perché no? Non è soltanto questo il nostro problema? Tema sul quale non possiamo tacere due reazioni: la prima, l’alzata di sopracciglia dei delinquenti più onesti, che da anni cercano di non ottenere ciò che facilmente sarebbe stato ritenuto ingenuo rapinare, e la seconda, l’ applauso di gomito che i facchini disoccupati hanno rivolto con sdegno verso la balena bianca, ritenuta responsabile di non essersi mai prestata all’arte del tatuaggio giapponese .
Le indagini proseguono comunque senza sosta, in un clima avvelenato che per molti potrebbe facilmente sfociare in una rivoluzione sociale e politica: nei fatti, i militanti dell’alleanza nordica spingono verso una riforma che in realtà non vogliono, per ritornare ad essere ciò che non sono mai stati, se non nelle loro immaginarie velleità nazi-posturali.
Nel frattempo, che in realtà è un’illusione, perché il frattempo è solo un luogo comune all’interno del quale tutti sguazzano senza capire il potere scollante delle congiunzioni, tutti hanno ripreso a fumare dal sedere, operazione molto in voga negli anni in cui le caramelle gommose vengono spiaccicate nelle buste e spedite per disgusto ai conduttori dei telegiornali.
Il sole comunque è tornato a brillare, almeno per poche ore, per poi sparire, provocando ondate di preoccupazioni isteriche trai direttori del centro sperimentale per bambini abilissimi, gli unici a svolgere pratiche goliardiche contro i ragazzi capaci di elaborare calcoli con l’intestino. Cosa che tra l’altro spaventa molti genitori appartenenti alle fasce più golose.
Ma ancora più inutile del dramma delle dame da compagnia depresse, è la situazione dei dirigenti più spenti, che si sono riuniti oggi per le strade della capitale, sputando in faccia a tutti quei pensionati che pensavano di farla franca sul tema degli alloggi pubblici, spacciati, da varie testate giornalistiche, per importantissimi snodi commerciali in grado di rilanciare l’economia del fallimento, neonata disciplina che in molti descrivono come un toccasana per l’aerofagia. Pare che fallire in modo continuato aiuti a liberarsi dall’aria in eccesso.
venerdì 26 marzo 2010
Strazzulla - 2
Molte studentesse hanno abbassato gli occhi di fronte a questa vicenda, alzandosi la gonna in segno di protesta contro i soliti molestatori da biblioteca. Tutto sembra dunque scivolare dolcemente senza troppe iguane piovute dal cielo. E di questo non possiamo incolpare i rappresentanti della ditta idrica che per mesi hanno sostenuto una politica di basso profilo tendente ad assicurare il più assoluto riserbo alle prostitute più anziane.
L'argomentazione portata avanti dal sindaco ha senz'altro sbalordito i pù esperti analisti politici, e svuotare i gabinetti per riempirli d'immigrati appare, ai più, una soluzione soddisfacente. Nonostante l'opposizione delle scarpette da sugo si sia dimostrata intransigente almento su un punto: il teatro non si tocca, se non per palpare le attrici.
Interessante sopra a tutto è però la posizione dei sindacalisti, che che continuano a vomitare larve biancastre a casa del Sandrino, in difesa dei piccioni più fosforescenti. Pare che nessuno abbia mandato giù il riferimento fatto dal pontefice all'apparecchio ortodontico impiantato sul sorriso sbilenco del consultatore di riviste per adulti.
"Così non funziona!" ha dichiarato senza fronzoli il rigonfio amministratore del sacerdozio codicistico, "e non aggiungerei altro" ha poi concluso "per non aggiungere ulteriore inquietudine in questo sacco di merda che è il mercato dell'ottica per strabici!"
mercoledì 24 marzo 2010
Strazzulla -1
Varie agenzie riportano la notizia di scontri. Pare ci sia stato un morto tra le forze dell’ordine. E da ore, il fumo dei gas lacrimogeni sommerge le strade del centro. Non si riescono a distinguere gli alberi, le macchine parcheggiate, le mura dei palazzi.
Ogni tanto dal fumo appaiono correndo piccoli gruppi di manifestanti inseguiti da nessuno. Vecchie beghine lanciano dalle finestre grembiuli contro il degrado. La situazione è sconcertante. I grembiuli volteggiano in aria e si posano sugli elmetti anti-sommossa di bambini commossi.
La violenza si dice che durerà per giorni. Nessuno ha intenzione di arrendersi, e non arrendersi significa in fondo riuscire ad ottenere qualcosa senza ottenere un bel niente. Tutte la fazioni ne sono consapevoli. Per questo il Fittizio, solo in una cantina, continua a mandare messaggi senza senso per convincere i suoi del fatto che in fondo il governo vuole soltanto scopare.
Il Fittizio, per gli osservatori, è in un momento di crisi. Non riesce a mandare avanti la sua retorica con la consueta inefficacia. Appare pimpante, energico, e questo sta cominciando a deludere gli altri membri del partito dell’ansia.
Il famoso fazzoletto sporco di muco incrostato che il Fittizio espone sempre dalla piccola tasca della giacca è scomparso. Pare che a ridurlo in cenere sia stato tutto ciò che non è stato detto. Tutto ciò che non è rientrato nell’inquadratura. Il partito del cerchio questo lo comprende benissimo. E adesso più che mai esorta i suoi uomini a scendere per le strade e farsi crescere i peli delle narici.
“Potrebbero servire” ha dichiarato con estrema serietà un paranoico qualunque. Tutto questo, mentre una luce senza alcun risvolto epico continua ad illuminare le strade di una città a strati che continua a strisciare verso Strazzulla.
lunedì 22 marzo 2010
#10
martedì 2 marzo 2010
Tua madre è anche una milza
domenica 21 febbraio 2010
giovedì 18 febbraio 2010
Lezioni da due soldi da chi vuole solo soldi
Il governo è retto da un partito che fa leva sul concetto di libertà. Questo partito è però in realtà un partito in certa misura autoritario; sia al suo interno, nella scelta dei suoi massimi interpreti, e sia all'esterno, nella gestione della cosa pubblica. Quindi di quale libertà stiamo parlando? I cittadini desiderano libertà o autorità mascherata da libertà?
E, per non parlare solamente di politica, parliamo di televisione: la pubblicità della Ferrarelle propone messaggi di questo tipo : "Ama chi sei. E nessuno sarà mai come te!".
Ora, a parte il fatto che amare sé stessi non mi risulta sia una pratica poco diffusa in circolazione, e a parte il fatto che nonostante tutti si sforzino di distinguersi alla fine tutti rimaniamo abbastanza simili, io mi domando perché un telespettatore dovrebbe apprendere questi insegnamenti di vita, di così bassa qualità, da un industria che fornisce questi insegnamenti solamente per i suoi scopi commerciali.
La risposta in fondo è semplice: conoscono il disperato bisogno di autorità dei loro telespettatori, conoscono le loro insicurezze. E poichè i telespettatori sono anche elettori, un collegamento in tutto questo esiste.
Il Principato di Cosimo I
mercoledì 17 febbraio 2010
L'epoca di Alessandro de Medici
Per sua fortuna, gli aristocratici erano talmente provati dagli anni della repubblica da sostenerlo in modo, ormai, incondizionato. Senza più cariche, privati delle loro fortune, i Grandi assicurarono sottomissione al nuovo regime, approvando, adesso senza più rivendicazioni, la politica reazionaria del Gonfaloniere. Troppo pesanti erano stati i danni subiti da questa classe dominante durante gli anni della repubblica, così che anche i più moderati tra i Grandi arrivarono a provare un forte risentimeno nei confronti del popolo, degli Arrabbiati e della tradizione repubblicana.
I Medici, garanzia dell'ordine costituito, costruirono in questi anni il totale asservimento della classe aristocratica che ormai riteneva auspicabile un rafforzamento della loro supremazia.
Alla fine del 1530, a rappresentare i Medici a Firenze fu inviato lo Schomberg con il compito di rimettere in piedi l'antico sistema di governo mediceo, anche a costo di agire con la massima severità. Il 6 luglio venne letto in città un messaggio dell'Imperatore che pur non abolendo le istituzioni esistenti nominava Alessandro de Medici, rientrato a Firenze il giorno precedente, capo della Città.
Durante l'inverno del 1531, Clemente VII si adoperò, in vista di una riforma costituzionale, a sondare gli animi dei maggiori cittadini fiorentini, convocando a Roma Filippo Strozzi, Jacopo Salviati e Roberto Pucci. L'unico ad opporsi apertamente al Principato fu Jacopo Salviati. Il 4 aprile, dunque, attestate le deboli resistenze, la Balia nominò dodici personalità con il compito di operare le modifiche costituzionali reputate necessarie. La Signoria e il Gonfaloniere furono aboliti, mentre furono istituiti il Consiglio dei Duecento, il Consiglio dei Quarantotto e la figura del Duca.
Alessandro de Medici, a questo punto, forte della nomina a Duca, potè dispiegare pienamente la sua politica, cercando consenso nei ceti inferiori e mirando ad instaurare l'eguaglianza di tutti di fronte alla legge, a danno degli aristocratici. Questo comportò la crescita dell'opposizione di una parte dei Grandi, testimoniata ad esempio dall'avvicinamento di Filippo Strozzi al gruppo di opposizione formatosi a Roma.
Qui, nella città del Pontefice, esuli repubblicani e aristocratici si erano uniti inizialmente nella critica alla politica autoritaria di Alessandro. Unione, però, fragile e destinata a svanire, a causa delle sostanziali differenze ideali esistenti tra le due parti: mentre i repubblicani desideravano la reintroduzione della Costituzione del 1527, gli aristocratici ambivano all'edificazione di un governo oligarchico.
Messo in qualche modo al sicuro dai dissidi interni all'opposizione, Alessandro fu libero di pianificare la sua politica estera. Seguito dalla schiera degli aristocratici a lui fedeli, come Francesco Guicciardini, Roberto Pucci e Francesco Vettori, Alessandrò si recò, per tessere formali rapporti di amicizia, a Napoli dall'Imperatore. Un risultato di questi rapporti fu il matrimonio tra Alessandro e Margherita d'Austria, che assicurava a Firenze l'amicizia di Carlo V a costo di una notevole dipendenza da questo.
La questione costituzionale che sembrava essersi conclusa senza tanti strascichi fu però riaperta all'improvviso dal giovane Lorenzino de Medici, che il 6 gennaio 1537, uccise il Duca durante la notte.
La restaurazione della repubblica a Firenze (1527-1530)
Il Principe - Capitolo VIII - 23
martedì 16 febbraio 2010
Academia fiorentina e Storiografia
Di cultura popolare in Machiavelli
Le fonti di Machiavelli appartengono tutte alla cosiddetta cultura "alta", alla cultura latina e umanistica. Egli traduce il De rerum natura di Lucrezio, legge e commenta con attenzione Livio.
Quello che però io ritengo rilevante non omettere all'interno del pensiero di Machiavelli è la sua disposizione naturale, la sua innata vocazione verso il sarcasmo goliardico, verso l'irriverenza, verso la dissacrazione. Tratti, sicuramente presenti anche nella cultura colta e potremmo dire istituzionale, ma che appaiono caratteristici e pulsanti nella cultura popolare.
Ora, in effetti, sembrerebbe eccessivo stabilire dei solidi nessi causali tra questa sua vocazione personale e la cultura comico popolare diffusa in quegli anni a firenze, e , molto probabilmente, Machiavelli non arrivò a certe considerazioni politiche a causa della sua personale inclinazione verso il comico e la cultura "bassa". Che egli fosse un estimatore della cultura alta, questo nessuno vuole metterlo in discussione! Egli prende molto del suo pensiero dagli storici latini.
Io voglio solamente dire che il suo particolare sguardo sulle cose non credo lo portasse ad arrichirsi di un aspetto e tralasciarne un altro. Così, come nel pensiero politico e in ambito artistico, egli si dimostra sempre attento alla compresenza degli opposti e a loro conflitto.
Mi pare strano che, accanto a ciò che noi chiamiamo "alto", egli non portasse con sè anche un pò di "basso". Che poi quel basso non fosse scritto ma magari solamente vissuto e parlato, questo è un altro discorso.
Il problema, dunque, risiede nel fatto che, non essendo dimostrabile e verificabile questo arricchimento dal "basso", in teoria noi non dovremmo parlarne. In teoria.
Il Principe - Capitolo VI - 1
venerdì 12 febbraio 2010
#9
giovedì 11 febbraio 2010
#8
sabato 6 febbraio 2010
Il Principe - Capitolo III - 40
martedì 2 febbraio 2010
Il Principe - Capitolo III - 18
sabato 30 gennaio 2010
Uscendo
come passava le nottate?
A spasso con grate già stampate
sul muso ricamato a piacimento?
Più sensata dell'abuso
la risata più insensata che ricerco
In questo varco in cui m'imbarco
senza troppa convinzione
Come quando il primo giorno
ho aperto gli occhi sull'inganno
Questra vostra maliziosa
commistione di giudizi
Complimenti! Davvero Complimenti!
I più forti siete voi!
Io verso solamente
brunello sugli Eroi!
domenica 17 gennaio 2010
In partenza per la Serbia
fuma sigarette
che l’inganno sia l’inganno!
lo spettacolo resuscita i morti
sabato 16 gennaio 2010
Il registro dei deliri
mentre io sprofondo
in questo vostro confronto
e senza pregiudizi raffronto
il vostro assedio
le vostre gesta contrastanti
e allo stesso tempo inerti
nel fare nel dire nel competere
Anche se vi chiederò il contrario
non lasciatemi stare in pace
anime ingombranti e chiacchierone
continuate a parlare
non interrompete il vitale conflitto
il vostro orrendo affitto
non dovrete pagare
ma sfruttare
finchè un violino un oboe
non pregheranno di smetterla
voi parlatene ancora
continuate a parlarne dentro di me
dentro di me
abbracciatevi stringetevi
allontanatevi spintonatevi
anime ingombranti e chiacchierone
riuscirò ad amalgamarvi?
riuscirò ad amarvi? riuscirò ad amarmi?
bottiglie bottiglie
neanché voi conoscete
le numerose meraviglie
che queste sere io vivo
senza alcun lieto fine.