mercoledì 31 marzo 2010

Strazzulla - 3

È inarrestabile il fiume di Tavernello che sgorga sulle cosce della ballerina argentina. Lei ansima, si dimena, e una volta sdraiatasi con la pancia aderente alla plastica cancerogena del pavimento, agita lentamente il bacino, muove rapidamente le anche. Tutti i telespettatori sospettano che compaia a quel punto l’ombra del rappresentante politico, indaffarato nei suoi soliti sorrisi sforzati che tanto convincono alle retrospettive organizzate la domenica.

Ma non è ancora giunto il tempo adatto affinché lo scandalo possa venire pubblicato. Le redazioni fremono, i giudici continuano a passare informazioni ai portieri. Ma il succo della faccenda rimane strettamente legato ai calzini del primo presidente del tribunale di colla, che oltre a vivere angosciato notti insonni vegliate al lume del rancore, negli ultimi mesi, pare sia stato ripetutamente violentato dalle tenerezze di un enorme coniglio rosa.

I calzini di filo di scozia del presidente nascondono certamente l’enigma : e perché no? Non è soltanto questo il nostro problema? Tema sul quale non possiamo tacere due reazioni: la prima, l’alzata di sopracciglia dei delinquenti più onesti, che da anni cercano di non ottenere ciò che facilmente sarebbe stato ritenuto ingenuo rapinare, e la seconda, l’ applauso di gomito che i facchini disoccupati hanno rivolto con sdegno verso la balena bianca, ritenuta responsabile di non essersi mai prestata all’arte del tatuaggio giapponese .

Le indagini proseguono comunque senza sosta, in un clima avvelenato che per molti potrebbe facilmente sfociare in una rivoluzione sociale e politica: nei fatti, i militanti dell’alleanza nordica spingono verso una riforma che in realtà non vogliono, per ritornare ad essere ciò che non sono mai stati, se non nelle loro immaginarie velleità nazi-posturali.

Nel frattempo, che in realtà è un’illusione, perché il frattempo è solo un luogo comune all’interno del quale tutti sguazzano senza capire il potere scollante delle congiunzioni, tutti hanno ripreso a fumare dal sedere, operazione molto in voga negli anni in cui le caramelle gommose vengono spiaccicate nelle buste e spedite per disgusto ai conduttori dei telegiornali.

Il sole comunque è tornato a brillare, almeno per poche ore, per poi sparire, provocando ondate di preoccupazioni isteriche trai direttori del centro sperimentale per bambini abilissimi, gli unici a svolgere pratiche goliardiche contro i ragazzi capaci di elaborare calcoli con l’intestino. Cosa che tra l’altro spaventa molti genitori appartenenti alle fasce più golose.

Ma ancora più inutile del dramma delle dame da compagnia depresse, è la situazione dei dirigenti più spenti, che si sono riuniti oggi per le strade della capitale, sputando in faccia a tutti quei pensionati che pensavano di farla franca sul tema degli alloggi pubblici, spacciati, da varie testate giornalistiche, per importantissimi snodi commerciali in grado di rilanciare l’economia del fallimento, neonata disciplina che in molti descrivono come un toccasana per l’aerofagia. Pare che fallire in modo continuato aiuti a liberarsi dall’aria in eccesso.

venerdì 26 marzo 2010

Strazzulla - 2

Il condominio del quartiere popolare è esploso nella notte senza lasciare traccia. Molte testate giornalistiche sostengono sia opera di un professore infastidito dall'odore di tabacco proveniente dal suo armadio in stile barocco. Certo, è presto per lanciare accuse verso la pubblica amministrazione che, da tanti anni ormai, ha raggiunto un discreto livello di noncuranza verso gli stabili più caserecci disposti lungo il grande viale alberato.

Molte studentesse hanno abbassato gli occhi di fronte a questa vicenda, alzandosi la gonna in segno di protesta contro i soliti molestatori da biblioteca. Tutto sembra dunque scivolare dolcemente senza troppe iguane piovute dal cielo. E di questo non possiamo incolpare i rappresentanti della ditta idrica che per mesi hanno sostenuto una politica di basso profilo tendente ad assicurare il più assoluto riserbo alle prostitute più anziane.

L'argomentazione portata avanti dal sindaco ha senz'altro sbalordito i pù esperti analisti politici, e svuotare i gabinetti per riempirli d'immigrati appare, ai più, una soluzione soddisfacente. Nonostante l'opposizione delle scarpette da sugo si sia dimostrata intransigente almento su un punto: il teatro non si tocca, se non per palpare le attrici.

Interessante sopra a tutto è però la posizione dei sindacalisti, che che continuano a vomitare larve biancastre a casa del Sandrino, in difesa dei piccioni più fosforescenti. Pare che nessuno abbia mandato giù il riferimento fatto dal pontefice all'apparecchio ortodontico impiantato sul sorriso sbilenco del consultatore di riviste per adulti.

"Così non funziona!" ha dichiarato senza fronzoli il rigonfio amministratore del sacerdozio codicistico, "e non aggiungerei altro" ha poi concluso "per non aggiungere ulteriore inquietudine in questo sacco di merda che è il mercato dell'ottica per strabici!"

mercoledì 24 marzo 2010

Strazzulla -1

Gli uomini continuano ad urlare senza emettere alcun suono. Strozzati a priori. Eppure, i cartelloni , gli striscioni, gli slogan alzano il tono rispetto alle precedenti manifestazioni: ora s’invoca apertamente l’incrostamento del flusso ipnotico scatenato dalle ciminiere di proprietà del presidente.

Varie agenzie riportano la notizia di scontri. Pare ci sia stato un morto tra le forze dell’ordine. E da ore, il fumo dei gas lacrimogeni sommerge le strade del centro. Non si riescono a distinguere gli alberi, le macchine parcheggiate, le mura dei palazzi.

Ogni tanto dal fumo appaiono correndo piccoli gruppi di manifestanti inseguiti da nessuno. Vecchie beghine lanciano dalle finestre grembiuli contro il degrado. La situazione è sconcertante. I grembiuli volteggiano in aria e si posano sugli elmetti anti-sommossa di bambini commossi.

La violenza si dice che durerà per giorni. Nessuno ha intenzione di arrendersi, e non arrendersi significa in fondo riuscire ad ottenere qualcosa senza ottenere un bel niente. Tutte la fazioni ne sono consapevoli. Per questo il Fittizio, solo in una cantina, continua a mandare messaggi senza senso per convincere i suoi del fatto che in fondo il governo vuole soltanto scopare.

Il Fittizio, per gli osservatori, è in un momento di crisi. Non riesce a mandare avanti la sua retorica con la consueta inefficacia. Appare pimpante, energico, e questo sta cominciando a deludere gli altri membri del partito dell’ansia.

Il famoso fazzoletto sporco di muco incrostato che il Fittizio espone sempre dalla piccola tasca della giacca è scomparso. Pare che a ridurlo in cenere sia stato tutto ciò che non è stato detto. Tutto ciò che non è rientrato nell’inquadratura. Il partito del cerchio questo lo comprende benissimo. E adesso più che mai esorta i suoi uomini a scendere per le strade e farsi crescere i peli delle narici.

“Potrebbero servire” ha dichiarato con estrema serietà un paranoico qualunque. Tutto questo, mentre una luce senza alcun risvolto epico continua ad illuminare le strade di una città a strati che continua a strisciare verso Strazzulla.

lunedì 22 marzo 2010

#10

Prima, ho scritto nove periodi apparentemente veritieri. Adesso, li ho cancellati tutti. Fai quello che senti! Fuma e vaffanculo! Tanto regna la selezione naturale!

martedì 2 marzo 2010

Tua madre è anche una milza

Siccome mangi oggi per non mangiare domani
tra due giorni ti ritroverai a mangiare
dopo un giorno passato senza mangiare

La tua vita sarà Strazzulla!
Lo capisci o no?