Ho comprato questo libro forse un anno fà. Lo avevo letto e riposto tra gli scaffali senza particolari impressioni. Sabato, invece, l'ho riletto con molto più interesse e con più coinvolgimento. E mi ha entusiasmato!
Un secondo che preparo il caffé...
Il libro è composto da quattro o cinque racconti brevi; che, mi pare di aver letto non so dove, dovrebbero ispirarsi ai racconti di E.A.Poe. Mentre la prima volta avevo seguito un'ordine lineare nella lettura dei racconti; Sabato ho iniziato dal penultimo: quello in cui Trevisan racconta il regista Matteo Garrone. I due collaborarono ad un film, "Primo Amore", dove Trevisan avrebbe dovuto lavorare inizialmente soltanto come sceneggiatore; poi però si ritrovò, su proposta di Garrone, a lavorare anche come attore, interpretando addirittura il ruolo del protagonista. Da questo loro incontro è nato uno scontro. E in questo racconto, Trevisan ne raccoglie i frutti.
Anche "Niente specchi in questa casa" e "Madre con cuscino" mi sembrano racconti particolarmente riusciti.
La prosa di Trevisan non è barocca, arzigogolata o immaginifica, ma asciugata, essenziale,e strumentale ad una narrazione difficilmente separabile dal punto di vista dell'autore, dalla sua dimensione personale, interiore. Irrequieto, in ricerca, volutamente indefinibile.
4 commenti:
come ti pare?
Te ne parlo mentre mi preparo la colazione:
Ho comprato questo libro forse un anno fà. Lo avevo letto e riposto tra gli scaffali senza particolari impressioni. Sabato, invece, l'ho riletto con molto più interesse e con più coinvolgimento. E mi ha entusiasmato!
Un secondo che preparo il caffé...
Il libro è composto da quattro o cinque racconti brevi; che, mi pare di aver letto non so dove, dovrebbero ispirarsi ai racconti di E.A.Poe.
Mentre la prima volta avevo seguito un'ordine lineare nella lettura dei racconti; Sabato ho iniziato dal penultimo: quello in cui Trevisan racconta il regista Matteo Garrone.
I due collaborarono ad un film, "Primo Amore", dove Trevisan avrebbe dovuto lavorare inizialmente soltanto come sceneggiatore; poi però si ritrovò, su proposta di Garrone, a lavorare anche come attore, interpretando addirittura il ruolo del protagonista. Da questo loro incontro è nato uno scontro. E in questo racconto, Trevisan ne raccoglie i frutti.
Anche "Niente specchi in questa casa" e "Madre con cuscino" mi sembrano racconti particolarmente riusciti.
La prosa di Trevisan non è barocca, arzigogolata o immaginifica, ma asciugata, essenziale,e strumentale ad una narrazione difficilmente separabile dal punto di vista dell'autore, dalla sua dimensione personale, interiore. Irrequieto, in ricerca, volutamente indefinibile.
Posta un commento