martedì 31 marzo 2009

Banalità (indigeste)

Un giorno rallenterai,
fermandoti sul bordo di una strada.

Sconosciuti si allontaneranno.

E la tua indispensabile superficialità
rivelerà profondità nascoste.

7 commenti:

lillo il poeta solitario ha detto...

siamo incredibilmente prolifici di questi tempi!!!

ps. domanda, l'hai mai letta l'allegria di ungaretti? sono certo che ti piacerebbe!

Anonimo ha detto...

di prossima uscita:

"L'origine del banale o dell'essenza della banana-split"

ovvero come introdurre l'arte dove proprio non c'è.

manuale per giovani perbenisti e simpatici guerriglieri annoiati.

saluti,
Alain DeLon

metrovampe ha detto...

Certo che in Ungaretti si troverebbero le affinità con questi squarci di bella luce - e per rimbalzare il titolo- per niente banali.

Navarre Raee ha detto...

In galleria

Un occhio di stelle
ci spia da quello stagno
e filtra la sua benedizione ghiacciata
su quest'acquario
di sonnambula noia

Giuseppe Ungaretti

Navarre Raee ha detto...

Preghiera

Quando mi desterò
dal barbaglio della promiscuità
in una limpida e attonita sfera

Quando il mio peso mi sarà leggero

Il naufragio concedimi Signore
di quel giovane giorno al primo grido

Giuseppe Ungaretti

lillo ha detto...

va bene va bene l'hai letto ;-)
dovevo evitarmi di fare il maestrino, per di più non mi si addice... finirei di sicuro a letto con qualcuna delle mie allieve, la tentazione sarebbe troppo forte!!!

Navarre Raee ha detto...

Lillo Lillo instancabile amatore, magari potresti tentare la carriera universitaria. Lì le tue allieve sarebbero almeno maggiorenni!
Ungaretti è Ungaretti, però mi hai fatto venire in mente una cosa...adesso la pubblico...

metrovampe: mi piace l'idea di rimbalzare il titolo