mercoledì 25 febbraio 2009

Dal nono piano. Alimentari, muffa e scorciatoie

Interdetta, osserva qualcosa in alto a destra grattandosi il capo.
I capelli corti e arruffati le cadono in due ciocche sfilzate sull’occhio verde che brilla nonostante una metà del viso sia messa in ombra. L’altra metà invece splende sporca, illuminata dalla finestra di una stanza disordinata, e mette in risalto la mascella squadrata e un paio di labbra sottili che schiuse mostrano due grossi incisivi bianchi.
Al collo porta collanine da due soldi. Indosso una felpa slargata. Rimane bella nonostante l’eroina, vivendo sempre come appena svegliata.

3 commenti:

Anonimo ha detto...

volevo commentartelo sto testo, perchè mi ha molto colpito, ma sinceramente non saprei che dirne, senza venirmene fuori con qualche banalità... ecco, è bello così, senza stupidi commenti...

Alceverde ha detto...

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la madonna del petrolio ha detto...

ciao navarre raee!! sei shonagon è grandiosa, raffinata e incredibilmente acuta. mi sconvolge pensare che ha scritto "le note del guanciale" nell'anno mille (o giù di lì)... se ti capita ( se hai tempo e voglia) ti consiglio di leggere il testo per intero, perchè merita sul serio.
PS: mi piacciono questi tuoi ultimi ritratti veloci.